“Pensate come uomini saggi, ma parlate come gente comune ” (Aristotele)
Quando si parla di filosofia ci si immagina grandi Atenei, giganti del pensiero accademico oppure antichi e strampalati uomini barbuti che dialogano in maniera incomprensibile di argomenti inutili o quanto meno poco pratici.
Difficile pensare che si possa fare filosofia con dei bambini… invece…
In un piccolo asilo di un piccolo paese dei piccoli individui seduti attorno a un piccolo tavolo su piccole sedie, si guardano e si ascoltano, si interrogano e cercano di rispondere a una domanda che da secoli si pongono letterati, poeti, musicisti e filosofi: che cos’è l’amore?
Lo spunto arriva semplice semplice dal calendario… è San Valentino, la giornata dedicata all’amore. Si ascolta la vita del Santo, le leggende che sono sorte intorno alla sua nobile figura divenuta nel corso della storia il protettore degli amanti. Un uomo così tanto amato che ancora oggi tradizione vuole che i futuri sposi affidino le loro promesse matrimoniali alle cure amorevoli di Valentino.
I bambini hanno pensato, esposto e discusso su questo sentimento, su cosa possa rappresentarlo e cosa invece accade quando l’amore lascia il posto alla rabbia.
Si sono espressi su quanti e quali tipi di amore esistono e quanto amore sappiano esprimere i loro animali domestici.
Non abbiamo generato massimi sistemi, ma ci siamo confrontati, e quel che è emerso e espresso è stato notevole e profondo tanto quanto semplice e disarmante, perché i bambini possono pensare come uomini saggi, ma parlare come gente comune.